Descrizione
Percorrendo la strada che da Vische porta alla Cascina Pratoferro si incontra la Cappella di Levio o Capela Grosa, censita nella mappa catastale del 1743 è una costruzione ad aula singola, in muratura di mattoni e sassi, con frammenti di decorazioni in stucco e croce gigliata in ferro.
Proseguendo sulla stessa strada al bivio con la cascina Ova, si trova la Capela Cita; pilone votivo ristrutturato nel 1939 ed affrescato con le figure di Maria Ausiliatrice, S. Elena e S. Francesco.
Superate le cascine Pratoferro e Moncucco si giunge alla Cascina Mombello. Articolato complesso rurale su due livelli che comprendeva mulino, peso pubblico, magazzini e casa forte. Di proprietà del castello risale certamente a prima del 1550 e vi si possono notare, oltre alla torre ed ai resti dei beccatelli e caditoie, il mulino con grande ruota in ferro.
Sulla strada che da Vische porta a Strambino sorge la Cascina Luidina o Savoia notevole esempio di edificio rurale a corte chiusa. Il nome Savoia pare derivare da Suavia, ossia Svezia, a seguito dello stanziamento di un fondo militare svevo a protezione della strada romana Ivrea - Quadrata.
Il primo riferimento alla cascina risale al 1558; essa compare poi nella mappa catastale del1743 ed in quella napoleonica del 1807.
Nel 1810 la marchesa Luisa Birago le dette la forma e la denominazione attuali. Nel 1920 la cascina e le terre annesse vennero divise tra famiglie di agricoltori meno abbienti del paese. Al centro del cortile sussiste un bell'esempio di pozzo coperto circondato da abbeveratoi in pietra.
Proseguendo sulla stessa strada al bivio con la cascina Ova, si trova la Capela Cita; pilone votivo ristrutturato nel 1939 ed affrescato con le figure di Maria Ausiliatrice, S. Elena e S. Francesco.
Superate le cascine Pratoferro e Moncucco si giunge alla Cascina Mombello. Articolato complesso rurale su due livelli che comprendeva mulino, peso pubblico, magazzini e casa forte. Di proprietà del castello risale certamente a prima del 1550 e vi si possono notare, oltre alla torre ed ai resti dei beccatelli e caditoie, il mulino con grande ruota in ferro.
Sulla strada che da Vische porta a Strambino sorge la Cascina Luidina o Savoia notevole esempio di edificio rurale a corte chiusa. Il nome Savoia pare derivare da Suavia, ossia Svezia, a seguito dello stanziamento di un fondo militare svevo a protezione della strada romana Ivrea - Quadrata.
Il primo riferimento alla cascina risale al 1558; essa compare poi nella mappa catastale del1743 ed in quella napoleonica del 1807.
Nel 1810 la marchesa Luisa Birago le dette la forma e la denominazione attuali. Nel 1920 la cascina e le terre annesse vennero divise tra famiglie di agricoltori meno abbienti del paese. Al centro del cortile sussiste un bell'esempio di pozzo coperto circondato da abbeveratoi in pietra.